"A meta final do JUDÔ KODOKAN é o aperfeiçoamento do indivíduo por si mesmo, desenvolvendo um espírito que deve buscar a verdade através de esforço constante e da sua total abnegação, para contribuir na prosperidade e no bem estar da raça humana" "Nada sob o céu é mais importante que a educação. Os ensinamentos de uma pessoa virtuosa podem influênciar uma multidão; aquilo que foi bem aprendido por uma geração pode ser transmitidas a outras cem." Jigoro Kano
JUDO KYOHAN Sakujiro Yokoyama - 1915 parte treze
SPIEGAZIONE DEL GO KYO
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42. GO KYO. (Cinque gruppi tecnici)
Le forme del nage no kata sono state messe insieme per insegnare in un modo semplice il judo ai principianti e lo sforzo é stato concentrato sull’apprendimento dei principi del judo. Alcune di queste tecniche sono raramente usate. Queste tecniche, da sole, non sono sufficienti per praticare il randori. Ne esistono molte altre, oltre ad esse, che possono essere praticate senza essere così importanti da un punto di vista teorico. Tutte insieme formano il go kyo e sono insegnate al kodokan. Spiegheremo ora queste tecniche omettendo quelle già spiegate nel nage no kata.
43. HIZA GURUMA. (Ruota al ginocchio)
Nel randori non ci sono tori e uke, ma uno afferra l’altro nella posizione che gli pare. Al fine di non essere ripetitivi citeremo la posizione solo quando questa sia diversa da migi shizen tai. Per praticare hiza guruma dovete tirare uke avanti a dx mentre arretrate. Quando il suo peso comincia a gravare su una gamba, mantenendovi in equilibrio sulla gamba dx un poco più lontano di quanto non sareste in sasae tsuri komi ashi appoggiate leggermente la pianta del piede sx sul ginocchio della sua gamba dx, come nella fig.45. Piegate il vostro corpo all’indietro e ruotatelo a sx e tirate uke a sx con la vostra mano sx, quella con cui tenete la sua manica dx, mentre nel frattempo la mano dx spinge nella stessa direzione. In seguito a questa manovra uke ruoterà come una ruota, con il suo ginocchio dx come perno, e cadrà a terra sul dorso. La sua gamba dx, in seguito alla trazione deve essere piegata, se resta diritta allora é meglio utilizzare sasae tsuri komi ashi. Alcune volte hiza guruma viene applicata sulla sua gamba sx pur restando in migi shizen tai. Se uke reagisce alla trazione in avanti a dx allora rilasciate la trazione ed afferrate con la mano dx la sua manica sx e tiratelo verso il suo avanti sx. Allora uke avanzerà il suo piede sx e si sbilancerà verso quella direzione. Quindi cambiando gamba d’appoggio applicate hiza guruma sul suo ginocchio sx con il vostro piede dx. In questo caso però la presa della mano sx non vi permetterà di agire con grande forza per cui dovrete impiegare l’azione combinata della torsione el vostro corpo insieme alla trazione della vostra mano dx.
44. SASAE TSURI KOMI ASHI. (Trattenere tirando e sollevando con il piede)
Questa tecnica é già stata spiegata nel nage no kata. Proprio quando state per proiettare l’avversario, mettendo il vostro piede sx sul suo dx, può capitare che lui sposti la sua forza dalla gamba dx alla sx avanzando il suo piede sx sul vostro lato dx e spingendovi verso il vostro indietro dx. Alcune volte, come nella fig.46, egli, avanzando il piede sx, si sposta velocemente sul vostro indietro sx e, torcendo il busto, avanza con il piede dx sul vostro lato sx portando il peso su quel piede e sollevando leggermente il piede dx e evita il vostro piede dx. Perciò voi dovete rompere definitivamente il suo equilibrio avanti a dx senza dargli la possibilità di ruotare e spostare il peso sull’altra gamba.
45. UKI GOSHI. (Anche fluttuanti)
Come già detto nella spiegazione del nage no kata, questa tecnica é una delle più difficili del koshi waza. Per i principianti é molto difficile da eseguire. Anche se conoscete completamente tsukuri e kake di questa tecnica, la troverete comunque difficile da applicare in randori poiché non é facile rompere l’equilibrio dell’avversario così facilmente come nel nage no kata. Prima spingetelo un poco. Se lui vi restituisce la spinta approfittate dell’occasione e tiratelo sollevandolo un poco e andate a contatto con l’anca sx o dx. Nel caso entriate a sx lasciate la presa della mano dx e afferrate la sua manica sx sull’esterno; in caso contrario lui appoggerà la mano sx sulla vostra coscia sx e, avanzando a sx eviterà la vostra tecnica. C’é anche un altro modo per arrivare a contatto. Ponete la vostra mano dx, molto leggermente, sul retro della sua cintura, spingetelo un poco da dietro senza che se ne accorga, come per sollevarlo e arretrate. Alcune volte può capitare che egli venga avanti. A quel momento voi dovreste applicare la vostra anca dx
figura 45.
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