"A meta final do JUDÔ KODOKAN é o aperfeiçoamento do indivíduo por si mesmo, desenvolvendo um espírito que deve buscar a verdade através de esforço constante e da sua total abnegação, para contribuir na prosperidade e no bem estar da raça humana" "Nada sob o céu é mais importante que a educação. Os ensinamentos de uma pessoa virtuosa podem influênciar uma multidão; aquilo que foi bem aprendido por uma geração pode ser transmitidas a outras cem." Jigoro Kano

JUDO KYOHAN Sakujiro Yokoyama - 1915 parte seis


PREPARAZIONE DEGLI ALLIEVI DI JUDO
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20. COME AVANZARE O INDIETREGGIARE.

In judo é della più grande importanza sapere come avanzare o indietreggiare. L’esito di un combattimento può, alcune volte, dipendere da questo. Se si avanza o s’indietreggia a seconda che l’avversario tiri o spinga, mantenendo la posizione naturale non ci sarà mai pericolo di essere proiettati. Se ciò succede é per questi motivi: non ci si é mossi correttamente; in seguito a una trazione o spinta dell’avversario la posizione si é rotta; il corpo s’inclina su un fianco; corpo e gambe non si muovono insieme; un’esitazione nell’applicazione della forza. Tutto ciò darà una buona opportunità all’avversario per proiettare. Effettivamente sarà solo dopo tanta pratica che si riuscirà a mantenere la posizione naturale non ostante le spinte e le trazioni dell’avversario. Bisognerà comunque dedicare parecchia attenzione a questo argomento se si vorrà progredire rapidamente. A questo proposito ecco alcune osservazioni. Supponiamo di avanzare in migi shizen tai; mantenendo il peso sul piede sx avanzate insieme il piede dx e il corpo. Quindi trasferendo il peso sul piede dx avanzate insieme il piede sx e il corpo e così via fino a raggiungere il punto desiderato. Quando indietreggiate fate a ritroso i movimenti precedenti; mantenendo il peso sul piede dx indietreggiate insieme il piede sx e il corpo. Quindi trasferendo il peso sul piede sx indietreggiate insieme il piede dx e il corpo e così via fino a raggiungere il punto desiderato. Se avanzate o indietreggiate in
migi shizen tai avanzate sempre prima il piede dx e non incrociate mai i piedi come quando camminate normalmente. Il vostro peso resterà su uno o sull’altro piede solo per un attimo. Esso viene trasferito da un piede all’altro molto rapidamente. Dovete stare attenti che durante i vostri movimenti il peso non sia mai sul piede dx o sx, ma sempre al centro dei due. Non ha nessuna importanza se vi stanno tirando o spingendo, voi dovete muovere gambe e corpo insieme senza mai rompere questa unione. Se così fate, riuscirete sempre a mantenere la posizione naturale ed evitare di essere proiettati. Inoltre, se capita una buona occasione, sarete in grado di approfittarne. Mantenendo la posizione naturale non verrete proiettati, ma non sarà sufficiente se vorrete proiettare l’avversario. Per fare ciò dovrete rompere la posizione dell’avversario avanzando o arretrando più velocemente e più lontano di quanto lui non faccia, come già menzionato al paragrafo 7.


21. DOVE AFFERRARE.

Per quanto riguarda la presa bisogna considerare la taglia dell’avversario, il suo abbigliamento e la tecnica che intendete applicare. E‘ impossibile definire esattamente quale parte prendere. In linea generale voi dovete usare la presa che meglio si adatta al tipo di tecnica che andate a intraprendere. Quelle che seguono sono le parti che, più comunemente, vengono afferrate. Vedi la fig.14
Qui sono mostrate solo quelle parti che possono essere prese. Più avanti verrà spiegato come accordare le prese di entrambe le mani in relazione alla tecnica impiegata. Se il vostro avversario indossa abiti stranieri la presa é più difficile, poiché non porta la cintura e non é neppure agevole afferrare il suo colletto o il bavero. E‘ quindi importante imparare ad afferrarlo mettendo le mani sulle spalle, sulle braccia, sotto le sue ascelle o intorno alle sue anche invece di afferrare il suo vestito.

22. COME AFFERRARE L’ABBIGLIAMENTO DELL’AVVERSARIO.

Ora vediamo come afferrare l’abbigliamento dell’avversario. Ci sono molti modi di farlo anche sulla stessa posizione e ciascuno é importante di per sé. Prender il bavero o il colletto dell’avversario con il pollice all’interno é definita come “presa naturale” fig.15.
Prendere il bavero o il colletto con il pollice all’esterno viene definita “presa inversa”. Prendere la cintura da sopra con il pollice dentro é la “presa naturale”; prendendola da con il pollice fuori da sopra abbiamo la “presa diretta” mentre da sotto, sempre con il pollice all’interno, viene detta “presa contraria”. La presa deve essere il più leggera possibile. In combattimento le braccia hanno un ruolo importante. Servono a trasmettere, come un telegrafo, le intenzioni vostre e del vostro avversario. Naturalmente potete sempre guardarlo negli occhi, ma non riuscirete a percepire le sue intenzioni. Potrete vedere se ha il corpo o le gambe piegate, ma non i suoi obiettivi, eé la direzione in cui metterà la sua forza, né il punto in cui resterà scoperto. Queste cose possono essere conosciute solo con le braccia come già spiegato nel paragrafo 11. Inoltre quando tirate o spingete l’avversario con le braccia é molto importante confondergli le idee. Molte possono essere le direzioni in cui agite, in linea retta o talvolta circolarmente. Bisogna dosare forza e direzione in funzione della tecnica che si va ad applicare. Ci può essere anche l’esigenza di cambiare presa senza che l’avversario se ne accorga. Se mettete troppa forza nella presa le braccia diventano rigide e pesanti. In tal modo qualunque azione o intenzione verrà percepita immediatamente dal vostro avversario che potrà così impedirvelo. Se le braccia sono già rigide é difficile assegnargli maggior energia e neppure cambiare velocemente la presa. E anche se riusciste a cambiar la presa le vostre intenzioni verrebbero subito percepite. Afferrando l’avversario dovete tenere la presa leggera giusto per tenere il contatto e così potrete allungare o stringere le braccia quando necessario e spingere e tirare in qualunque direzione. Se iniziate un combattimento usando la forza andate contro tutti i principi del Judo. Non aspettatevi quindi di vincere.
figuras 14 e 15.

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