"A meta final do JUDÔ KODOKAN é o aperfeiçoamento do indivíduo por si mesmo, desenvolvendo um espírito que deve buscar a verdade através de esforço constante e da sua total abnegação, para contribuir na prosperidade e no bem estar da raça humana" "Nada sob o céu é mais importante que a educação. Os ensinamentos de uma pessoa virtuosa podem influênciar uma multidão; aquilo que foi bem aprendido por uma geração pode ser transmitidas a outras cem." Jigoro Kano

JUDO KYOHAN Sakujiro Yokoyama - 1915 parte um


Sakujiro Yokoyama
(1860 - 1938) Soprannominato "oni" (diavolo), per il suo carattere violento e aggressivo fu uno dei quattro "shitenno" (guardiani del tempio), preposti alla difesa fisica e spirituale del primo Kodokan. Dotato di forza e muscolatura prodigiose, sotto la guida di Jigoro Kano progredì nella tecnica judoistica fino a raggiungere, per primo, il grado 8°dan. Fedele all'etica samurai al punto di condividerne gli aspetti più estremi, come il disprezzo per la propria vita e per tutto ciò che ad essa potesse nuocere, compreso l'alcool (di cui era un fortissimo consumatore!), morì ucciso in un duello per strada. Il motivo fu l'osservanza di una vecchia abitudine samurai, il katana-ate, un costume isterico secondo il quale chiunque sfiorasse anche solo il fodero della katana, la spada che ogni samurai portava al proprio fianco, fosse passibile di essere sfidato a duello.




Sakujiro Yokoyama - 1915

Traduzione a cura di P.Crugnola




Introduzione
Il numero di persone che pratica judo é aumentato parecchio ultimamente, ma gli insegnanti sono proporzionalmente pochi. Ci sono persone che, sebbene desidirino praticare l’arte, abbandonano l’idea semplicemente perché non riescono a trovare un insegnante adatto. Anche coloro che sono così fortunati da averne uno non riescono a praticare le lezioni come vorrebbero perché gli allievi sono troppi. Per questi motivi, il judo é praticato in modo sbagliato e con metodi errati. Tutto ciò é molto increscioso. Il presente libro é stato fatto con l’intento di colmare in parte questa lacuna e fornire un aiuto agli allievi.
In questo libro abbiamo provato a trattare i principali argomenti del judo in un linguaggio chiaro e semplice, evitando difficili teorie e spiegazioni scientifiche. Non é necessaria un’approfondita conoscenza per comprendere questo libro; qualunque persona che abbia completato le scuole elementari può capirlo. Molta attenzione é stata prestata nella spiegazione delle tecnica in modo che il lettore possa facilmente comprenderne il rapporto con la posizione dell'avversario. Le relazioni fra tecnica e tecnica e gli innumerevoli cambi di situazione non possono essere previsti. Perciò, come portare l’avversario in una posizione svantaggiosa, come evitare questa o quella tecnica, o come ricondurla a nostro vantaggio, sono tutte cose che non possono essere spiegate solamente a parole. Inoltre, in una questione così delicata come la tecnica, la parola scritta, ancor più di quella parlata, mal si presta ad una esauriente spiegazione. Alcune cose possono essere percepite solo telepaticamente. E‘, perciò, nostro più serio desiderio che i lettori considerino questo libro come stimolo per approdare a studi superiori.
Alcune delle immagini sono tratte dal Dai Nippon Butokukai ( Società Giapponese per la Promozione del Bushido), ma la maggior parte sono state fatte appositamente per questo libro dagli autori. Il combattimento non é illustrato e si raccomanda ai lettori di far riferimento alla numerazione.
I principi proposti in questo libro sono quelli di Jigoro Kano, fondatore e istruttore del Kodokan, e su nostra richiesta egli ha gentilmente revisionato la nostra edizione dandoci suggerimenti molto preziosi. Siamo molto grati di questo onore ed esprimiamo i nostri sinceri ringraziamenti per il suo aiuto.
Infine, abbiamo molto piacere nel riconoscere l’aiuto, diretto e indiretto, per le immagini a: K.Imai, K.Aoyagi, M.Tanabé, Y.Yamashita, H.Isogai, S.Nagaoka, H.Sato, K.Samura, K.Mifune, K.Osumi, T.Karino, Y.Handa, K.Kuga, K.Yasukuni, A.Suwabe, tutti esperti dell’arte del judo.

1. Origine del Judo Kodokan



Nel periodo feudale il popolo giapponese si allenava nelle arti militari, impiegando armi come arco e frecce, la spada e la lancia. Poiché spesso capitava di combattere o arrestare ladri ed altri generi di furfanti, l’arte di difendersi o attaccare con manganelli e coltelli era naturalmente praticata un po’ ovunque. Essa si sviluppo gradualmente con il passare del tempo e diede il via alla nascita di varie scuole di jujitsu, taijitsu, yawara, torité, judo, ecc. Così l’arte di combattere senza armi crebbe gradualmente e divenne predominante in tutto il paese. Alcuni intuirono i segreti di queste arti e fondarono le proprie scuole mentre altri davano lezioni senza saperne nulla, instillando così impressioni sbagliate nei loro allievi. In tal modo, arti aventi lo stesso nome non sempre erano le stesse e, viceversa, la stessa arte poteva avere nomi differenti. E‘ perciò impossibile dire esattamente cosa fosse il jujitsu o il tai jitsu solamente dal nome.
Comunque, ciascuna di esse era un tipo di arte per la difesa e l’attacco ed il loro unico obiettivo era ottenere la vittoria sul nemico. Il prof.Kano riassunse tutte queste scuole sotto il nome di jujitsu, di cui diede la seguente definizione.
Jujitsu é l’arte in cui un uomo, senza armi o con armi corte, attacca o si difende da un nemico con o senza armi.
Così indicato, il principale obiettivo del jujitsu di quei tempi consisteva nell’ottenere la vittoria sul nemico. Ogni attenzione era riservata al modo di combattere trascurando completamente lo sviluppo fisico e mentale.
Alcuni dei fondatori di queste scuole, é vero, avevano corpi ben sviluppati e menti allenate, ma non praticavano con lo scopo di migliorare la mente e il corpo. Il fatto di avere un buon fisico era solamente il frutto di un costante allenamento. Alla fine dell’era Tokugawa, questi insegnanti si ritrovarono sparsi in varie parti del paese, molti di loro competenti nella loro arte, é vero, ma senza avere alcuna conoscenza su quanto concerneva lo studio della mente e del corpo. Conseguentemente essi erano completamente incapaci di dimostrare il vero principio del judo e divulgarlo. All’incirca in quel periodo, le armi, nel nostro paese, stavano subendo un grande cambiamento. Arco e frecce furono sostituite da pistole e fucili, mentre il combattimento corpo a corpo aveva ceduto il passo al combattimento fra truppe. Il risultato fu che i maestri di jujitsu non servivano più. Specialmente dopo la Restaurazione (Meiji ndr), tutti questi maestri persero le loro posizioni ufficiali e furono costretti a cercarsi altri modi per campare. La maggior parte di questi maestri era capace di fare solo quel mestiere, era di mentalità rigida e poco pratica della vita di tutti i giorni. Essi, perciò, non avevano modo di provvedere alla propria sussistenza. Sebbene provassero ad istituire scuole di jujitsu, erano pochi, se mai ci fossero, coloro che si iscrivevano come allievi, e anche quelli che stavano imparando smettevano di praticare. La gente non simpatizzava con tutto ciò che “sapeva” di militare, perché tutti, di qualunque estrazione, erano completamente affascinati dalla cultura occidentale, dimentichi di tutto quanto poteva avere un legame con la passata era feudale, buono o cattivo che fosse. Stando così le cose e non potendo far niente, alcuni maestri di jujitsu si unirono a lottatori professionisti facendo dimostrazioni qua e là e riuscendo così a sopravvivere. Tutto ciò portò ad un graduale degrado dell’arte agli occhi della gente. Allo stesso tempo, si poteva prevedere che questa nobile e valente arte sarebbe completamente scomparsa da lì a poco tempo.
Ma da quando Jigoro Kano, fondatore e capo del Kodokan iniziò ad insegnare , nel Giugno 1882, il numero dei suoi allievi é aumentato giorno dopo giorno, anno dopo anno, al punto che oggi possono essere contati in termini di migliaia. Oltre a loro, ci sono circa non meno di 4/5 migliaia di ragazzi che in questo momento stanno imparando judo nelle loro scuole o altre istituzioni, ricevendo lezioni da allievi di Jigoro Kano. Alcuni dei maestri di jujitsu delle vecchie scuole, che avevano smesso l’insegnamento della propria arte, sulla scia del judo, cominciano a dare lezioni e alcuni di loro stanno praticando il Judo Kodokan. Il Judo si é sviluppato non solamente attraverso il Giappone, ma anche all’estero. Insegnanti sono stati mandati in Europa e in America. Stranieri sono arrivati in Giappone per studiare il Judo. Infine, esso si sta espandendo rapidamente in tutto il mondo, come un incendio nella prateria. Questo grande sviluppo del Judo é dovuto, é vero, alla sua grande utilità, al suo grande valore e al suo essere uno splendido modo d’intendere la cultura fisica, ma non dobbiamo perdere di vista il fatto che esso é principalmente dovuto all’energia, perseveranza e onestà del Prof.Kano. Certamente egli ha dovuto lottare molto e superare molte difficoltà prima di rendere il Judo così come é adesso.
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