"A meta final do JUDÔ KODOKAN é o aperfeiçoamento do indivíduo por si mesmo, desenvolvendo um espírito que deve buscar a verdade através de esforço constante e da sua total abnegação, para contribuir na prosperidade e no bem estar da raça humana" "Nada sob o céu é mais importante que a educação. Os ensinamentos de uma pessoa virtuosa podem influênciar uma multidão; aquilo que foi bem aprendido por uma geração pode ser transmitidas a outras cem." Jigoro Kano

JUDO KYOHAN Sakujiro Yokoyama - 1915 parte final


SPIEGAZIONE DELL'ATEMI WAZA
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100. ALLENAMENTO DELL’ATEMI WAZA. (Tecniche di percussione, di pugno e di calcio)

Poiché la vittoria sul nemico era l’obiettivo principale del ju jitsu antico, l’atemi waza così come il nage waza e il katame waza erano allora molto praticati. Erano considerate come tecniche segrete dalle antiche scuole e non venivano insegnate ai principianti. Ma erano veramente così pericolose da non essere insegnate? No, non necessariamente. Queste tecniche, così utili nel combattimento odierno, erano spesso, se non sempre, tenute segrete come il risultato di un costume allora in voga. Stando così le cose, esse non solo non devono essere tenute segrete, ma devono essere ancor più studiate e approfondite per lo sviluppo di quest’arte. Non é sufficiente sapere dove e come colpire per conoscere l’atemi waza. Bisogna prima imparare a muoversi liberamente e senza problemi secondo i modi del nage waza e del katame waza per poi poter usare queste tecniche. Anche se riuscite a colpire ogni parte del corpo di uke con la mano o il piede non serve a molto se non siete altrettanto abili nel colpire di pugno, di punta e di calcio. Quindi dovete allenarvi non solo nel sapere dove e come colpire, ma anche nel colpire di pugno, di punta e di calcio e in modo costante. Ma le atemi waza sono comunque più pericolose delle altre teniche e i principianti non dovrebbero praticarle prima di aver sviluppato la muscolatura e imparato come muoversi liberamente e senza problemi secondo i modi del nage waza e del katame waza. Possono comunque allenarsi contro un muro nelle loro case o contro altri oggetti colpendo di pugno, gomito, ginocchia e piede. Anche i principianti possono ricavare beneficio da questo tipo di pratica.

101. DOVE E COME APPLICARE L’ATEMI WAZA

Ogni atemi waza é fatta per colpire l’avversario di pugno, di punta e di calcio. Bisogna sempre ricordarsi di riportare indietro alla primitiva posizione il piede dopo che avete calciato. Lo stesso vale per pugno, gomito, ginocchia con cui avete colpito uke. Questo é molto importante. In caso contrario le vostre tecniche avranno poco effetto. Queste tecniche possono essere applicate con uke in piedi o sdraiato a terra.

A. Uto. Con questa tecnica voi colpite di punta o percuotete la parte compresa fra i suoi occhi. Naturalmente dovete usare il pugno per colpire. Ci sono due modi: uno con la sommità del pugno, l’altro con il fianco. Il secondo é il più efficace.
B. Jinchu. Dovete colpire di punta o percuotere con il pugno o il gomito proprio sotto il naso.
C. Kasumi. Dovete percuotere la tempia di uke con la parte esterna del palmo della vostra mano. Se colpite con energia uke sviene.
D. Suigetsu. Dovete colpire di calcio il punto sotto il suo sterno conosciuto nella boxe come plesso solare. Potete anche colpirlo di punta con il pugno, il gomito o il ginocchio. Questa é un atemi waza molto efficace. Quando colpite dovete tenere le dita del piede sollevate in modo tale da utilizzare la pianta del piede e non le dita.
E. Denko e Tsukikake. Si tratta della parte, dx o sx, sotto la costola più bassa di uke che dovete colpire di punta o con un calcio.
F. Myojo. Si tratta del punto posto a circa 3cm sotto l’ombelico di uke che dovete colpire con un calcio molto forte.
G. Tsurigane. Si tratta di colpire con un calcio o una ginocchiata la parte “tenera”(*) del corpo di uke.
Per la nomenclatura dell’atemi waza vedere la fig.94.

(*) I testicoli. Il testo é del 1915 e probabilmente era considerato “disdicevole” anche il solo nominare certe parti anatomiche con il loro vero nome.N.d.T.
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